L’Isola dei Cani
Anno VIII – Ottobre 1992
5ª puntata: Attilio Ierna
Ritorna, dopo una breve pausa, la rubrica del poeta dell’etere Antonio Carasi. Nella sua carrellata di ricordi dedicati ai personaggi conosciuti nel periodo aureo dell’emittenza siracusana, è adesso il turno di Attilio Ierna, da alcuni anni valente speaker in alcuni programmi delle reti Fininvest, nonché ideatore e conduttore di trasmissioni del circuito “Telepiù”.
– Quando hai conosciuto Attilio Ierna?
“Lo conobbi a Radio Regione nell’82 o nell’83 e mi fece subito una strana impressione di professionista.”
– Perché strana?
“Perché emanava una specie di carica immaginifica eccezionale!”
– Emanava anche odori, profumi o puzze?
“Nessun odore.”
– E la carne urlava?
“La carne correva sui 100 Megaertz.”
– Economicamente che rapporto è intercorso tra voi due?
“Nessun rapporto. Lui faceva il suo lavoro ed io il mio.”
– C’è stata allora un’implicazione di carattere morale?
“Niente etica né morale. Era un incontro con una specie di alieno.”
– L’alieno Ierna ormai da tempo lavora col gruppo Fininvest. Cosa ne pensi?
“E che ne so! L’ho perso di vista da parecchi anni e inoltre, non guardo la televisione.”
– Come lo vedi?
“Ben rappresentativo di sé stesso.”
– Che giudizio dai del programma che Attilio presenta e che tu non guardi?
“Penso che faccia bene il suo mestiere perché è uno che sa impostare bene la tecnica nei campi visivi.”
– E nei Campi Elisi?
“Nei Campi Elisi c’è Brigitte Bardot!”
– Cosa ti induce a pensare la voce “calda” di Attilio?
“Che il tempo delle more è finito, così come l’estate.”
– Cosa ritieni possa darti in tempi immediati?
“Un bel niente! Se dovessimo vederci, andremo a prendere un caffè al Mokambo da Franco Neri.”
Antonio Carasi &
Carmelo Maiorca